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NICCOLò
MACHIAVELLI Principe - Capitolo VI Schema
Paragrafi: 1)
Machiavelli introduce
l’idea del principio di imitazione -
“debbe un uomo prudente
intrare sempre per vie battute da uomini grandi,
e quelli che sono stati eccellentissimi imitare” -
un principe attento e accorto
deve sapere che il modo migliore per mantenere
uno Stato forte è seguire le orme dei grandi politici del
passato 2)
Machiavelli pone le
caratteristiche fondamentali che un principe deve possedere: -
dialettica -
virtù -
fortuna -
abitare nello Stato che egli
governa lo aiuta a mantenerlo meglio 3)
Machiavelli elenca i nomi
degli uomini antichi da prendere come modelli: -
Mosè, che liberò gli Ebrei
dall’Egitto -
Ciro, fondatore della monarchia
persiana -
Romolo, il primo re di Roma -
Teseo, mitico re di Atene -
la fortuna che il caso ha donato
a questi uomini è stata la possibilità di dimostrare la loro abilità come
“principi” 4)
Machiavelli elenca tutte le
vicende che permisero a questi uomini di dimostrare la loro virtù di
“principi” e rendere così felici i propri popoli: -
Mosè ha dovuto trovare il
popolo d’Israele in Egitto affinché quelli, per uscire dalla schiavitù, lo
seguissero -
Romolo è stato espulso da Alba
Longa e abbandonato insieme a suo fratello Remo; se non fosse stato così
sarebbe rimasto nella sua patria e non avrebbe fondato una così grande civiltà -
Ciro è riuscito
a salire al potere solo perché la famiglia dei Medi, che lo aveva preceduto,
era odiata dal popolo e non era più abituata alle armi a causa della lunga pace -
Teseo non avrebbe potuto
dimostrare la sua virtù se i dodici popoli dell’Attica non si fossero riuniti
in un unico organismo politico ad Atene 5)
Machiavelli enuncia la più
grande difficoltà che un principe affronta quando acquista uno Stato: essa
nasce dai nuovi ordinamenti e modi di organizzare lo Stato che egli è costretto
a introdurre per dare saldi fondamenti al suo potere -
il principe si trova per nemici
tutti quelli che traevano vantaggio dalla vecchia organizzazione e per difensori
quelli che trarrebbero vantaggio dalle nuove riforme -
i difensori del vecchio regime
lo difendono con accanimento, mentre i fautori del nuovo lo appoggiano con poco
slancio 6)
Machiavelli ammette che,
quando è necessario, un principe deve usare la forza sul proprio popolo -
per mettere in opera le sue
riforme, un principe che si basi solo sulle proprie forze non riesce a portare
nulla a compimento -
occorre che invochi l’aiuto di
altri, oppure che usi la forza 7)
Machiavelli porta degli esempi a
sostegno dell’indispensabilità della violenza ad opera del principe -
Mosè, Ciro , Teseo e Romolo non
avrebbero potuto far osservare a lungo le loro leggi ai propri popoli se fossero
stati “disarmati” -
Savonarola andò in rovina perché
non aveva armi per “tenere ferma” la moltitudine quando quella aveva
cominciato a non credergli più -
quando il
principe supera con virtù queste prime difficoltà, il popolo dimentica la
violenza da lui arrecata e comincia a venerarlo per la sua abilità 8)
Machiavelli
porta un “esemplo minore” di principe che fece grande fatica ad acquistare
potere, ma poca a mantenerlo: Gerone Siracusano -
Siracusa era minacciata dai
Mamertini, ma Gerone li sconfisse nel -
di lui chi ne scrive dice che
nulla gli mancava per essere re, tranne il regno |